lunedì 22 maggio 2023

L’APERTURA UFFICIALE DELLA NUOVA RSA A BORGO TICINO

 


GIOVEDÌ 18 MAGGIO L’APERTURA UFFICIALE DELLA NUOVA RSA A BORGO TICINO

La nuova residenza per anziani “Dott. Mario Celesia” di Borgo Ticino aprirà le porte giovedì 18 maggio: potrà ospitare 80 anziani e darà lavoro a circa 60 persone.

 

La nuova residenza per anziani “Dott. Mario Celesia” di Borgo Ticino (No), gestita dall’azienda friulana 3AMilano di Massimo Blasoni, accoglierà ufficialmente i primi ospiti da giovedì 18 maggio 2023.

La residenza è situata in via Brunelleschi ed è composta da 4 nuclei per un totale di 80 posti letto su tre piani. L’edificio ha una pianta a forma di H dove la manica centrale accoglierà le parti comuni ai vari piani, mentre le maniche laterali ospiteranno le aree abitative ai piani superiori e le aree generali e collettive al piano terreno. Nella residenza opera un’équipe multidisciplinare che assicura agli ospiti un’adeguata assistenza sia infermieristica sia medica durante tutta la settimana.

All’interno della struttura verranno impiegate all’incirca 50/60 persone, dai medici, infermieri, operatori socioassistenziali, psicologi, animatori, fisioterapisti e addetti alla cucina. Fra l’azienda e l’amministrazione comunale è stato inoltre siglato un impegno sociale, che implica rette agevolate per gli ospiti provenienti dal territorio e priorità, a parità di titolo, nell’assunzione di lavoratori residenti nel Comune di Borgo Ticino.

«La nuova residenza si preannuncia essere un fiore all'occhiello nel panorama provinciale in materia di assistenza ai soggetti della terza età» - dichiara Alessandro Marchese, sindaco di Borgo Ticino - «É motivo di orgoglio essere riusciti a riprendere una procedura bloccata da anni e averla portata a termine. L'ulteriore traguardo è stato raggiunto, attraverso un accordo aggiuntivo siglato con l'azienda, con l'impegno sociale alla ricerca delle professionalità necessarie in via priorità sul territorio comunale e rette agevolate per i residenti».

«La struttura è autorizzata e accreditata: siamo dunque in grado di accogliere sia ospiti privati che in convenzione con le ASL del territorio» - dichiara Mario Modolo, direttore generale - «Da quando abbiamo annunciato l’apertura ad oggi le richieste di informazioni e accoglimento sono arrivate numerose: un segnale importante della necessità di questo servizio sul territorio. L’apertura della RSA avrà inoltre ottime ricadute sul territorio locale, sia a livello economico sia occupazionale».  

 

Da giovedì 18 maggio la segreteria della struttura è ufficialmente aperta dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 14:30 alle 17:30. Per qualsiasi informazione su accoglimenti, o per l’invio della propria candidatura, è possibile scrivere all’indirizzo e-mail borgoticino@3amilano.it o chiamare il numero 0321.515748.

 

venerdì 10 luglio 2015

Massimo Blasoni sullo Stato che spende troppo


Lo Stato che spende non brilla affatto per oculatezza e se la spesa è improduttiva non genera effetti moltiplicatori. Quegli stessi denari in mano a famiglie e imprese, di norma, sarebbero invece un volano per l’economia. Pensandoci non è infondata la massima: quando spendi i tuoi soldi per te, usi la massima attenzione; quando spendi i tuoi soldi per gli altri, stai attento a quanto spendi, ma non alla qualità di cosa compri; quando spendi i soldi degli altri per te, stai attento a cosa compri, ma non a quanto spendi; quando infine spendi i soldi degli altri per gli altri, spesso non ti interessa né cosa compri né quanto spendi. Come solitamente avviene nel caso dello Stato.

Massimo Blasoni, E io Pago - Manifesto Anti-tasse (in edicola con il Giornale)

lunedì 6 luglio 2015

Massimo Blasoni sulle "riduzioni" fiscali


Spesso le operazioni di riforma del sistema che talora sono state annunciate come riduzioni del prelievo (si pensi alla nuova fiscalità della casa, tra “abolizione” dell’Imu e nuovi tributi come la Tasi) nei fatti hanno finito per pesare sempre più sui bilanci di famiglie e imprese. Sempre nel 2014 si è proceduto ad abbassare l’Irpef sui ceti medio-bassi, ma al tempo stesso sono state introdotte tasse sul risparmio.

Massimo Blasoni, E io Pago - Manifesto Anti-Tasse (in edicola con Il Giornale)

domenica 5 luglio 2015

Massimo Blasoni sulle imposte


Nei primi anni del secondo decennio, dal 2011 a ora, mentre il Pil reale calava il prelievo è cresciuto in maniera significativa. Le imposte dirette erano 226,4 miliardi nel 2011 e sono passate a 240,9 miliardi nel 2013 mentre quelle indirette erano 221,7 miliardi (2011) e sono arrivate a 238,6 miliardi nel 2013. Quando un’economia indietreggia e la pressione fiscale cresce, è irragionevole attendersi una ripresa.

Massimo Blasoni, E io Pago - Manifesto Anti-Tasse (in allegato a Il Giornale)

venerdì 3 luglio 2015

Massimo Blasoni sulle tasse


Una delle ragioni cruciali della nostra crisi (e della crisi europea entro cui essa si colloca) è da individuare proprio nell’espansione del prelievo fiscale. Se non si riuscirà a invertire il processo in atto, questo crescente spostamento di risorse dal settore privato al settore pubblico è destinato a mettere in grave crisi l’intera società occidentale. Deve farci riflettere il fatto che nel corso del ventesimo secolo, nonostante il massiccio ricorso all’indebitamente, la tassazione abbia raggiunto livelli sempre più alti e sia aumentata mediamente di cinque volte nella maggior parte dei Paesi occidentali.

Massimo Blasoni, E io Pago, Manifesto Anti-Tasse (in allegato con il Giornale)

Massimo Blasoni sulla pressione fiscale


Dal 1990 al 2015 la pressione fiscale (Apparente) è salita di 5 punti percentuali, passando dal 39% al 44%, e questo spiega in larga misura le difficoltà di un sistema produttivo in cui troppe aziende chiudono o subiscono significative contrazioni. La pressione fiscale reale, cioè tenendo in conto del sommerso che non paga imposte, è giunta al 53%. Vanno ricordate ovviamente anche la total tax rate per le imprese e il cosiddetto cuneo fiscale sul lavoro. Entrambi ci collocano tra i peggiori paesi al mondo. Anche la retorica della lotta all’evasione non ha portato a grandi risultati: si stimano in soli 1 miliardo gli importi recuperati nel 2014.

Massimo Blasoni, E io Pago - Manifesto Anti-tasse (in edicola con Il Giornale) 


giovedì 2 luglio 2015

Massimo Blasoni sul Manifesto Anti-Tasse di ImpresaLavoro


Dunque comprendo l’esigenza di contribuire con una parte delle risorse che produco e che questo concorso debba essere proporzionale al reddito  e utilizzato con il criterio della solidarietà.  Il demandarne l’utilizzo ai propri rappresentanti eletti, in democrazia è la norma. Il tema si complica quando l’entità delle tasse è eccessiva e quando viene avvertita come sperequata rispetto all’efficienza di servizi. Di più, quando la leva fiscale viene utilizzata in parte rilevante per spese ritenute inutili o per nutrire l’apparato stesso delle istituzioni. Un’avversione che cresce ancor più quando le imposte servono a sanare i deficit di fallimentari avventure imprenditoriali di Stato o quando si costruiscono strade al doppio del loro costo oppure opere di scarso interesse, a inseguire la vanagloria del governante di turno, quando non più privati interessi.

Massimo Blasoni, E io Pago, Manifesto Anti-Tasse (in edicola con Il Giornale)